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La bella Alena è nel bel mezzo da qualche tempo di un tam tam mediatico per via delle indiscrezioni riguardanti la sua vita matrimoniale con Gianluigi Buffon, il numero uno della Nazionale italiana. Voci che impazzano, giornali scandalistici scatenati, sul web si legge di tutto. Noi però non vogliamo entrare nel merito di questa situazione. Ci preme piuttosto evidenziare la dignità con la quale Alena ha reagito a questa bufera; una reazione di grande compostezza, probabilmente anche inaspettata visto quello che ci riservano spesso, in questi frangenti, le star dello spettacolo, per le quali tutte le occasioni sembrano buone per finire sui giornali e far parlare di sé.

Da parte di Alena una vera e propria trincea a difesa della famiglia. Nessuna stizzita dichiarazione rilasciata ai giornalisti, solo una semplice smentita di un imminente divorzio da Super Gigi. Anzi, il 19 gennaio scorso, in occasione del trentaseiesimo compleanno del marito, ha scritto su Twitter augurando a Buffon “tanta serenità”.

Forse è anche per questo suo mai essere fuori dalle righe, per la sua dignità e il suo attaccamento ai valori familiari, che gli italiani parteggiano per Alena, soprattutto le donne. Nei vari sondaggi che invitano a scegliere tra lei e la presunta rivale, risulta così alle stelle il tifo per la Šeredová.

Per capire meglio questo personaggio e lo speciale rapporto con l’Italia, abbiamo – come si suol dire – tirato fuori dal cassetto una intervista inedita che Alena ci ha concesso qualche anno fa. Una conversazione mai pubblicata, rispetto alla quale forse sbagliando abbiamo dato la precedenza ad altri argomenti, che ci sembravano allora più importanti.

56 alena e tifosiDopo tutti questi anni in Italia, più di dieci ormai, inevitabile parlare del rapporto con la mentalità italiana, così diversa da quella dei cechi. Un argomento davanti al quale Alena non si era fatta pregare: “Devo dire che io sento di avere un carattere un po’ all’italiana, mi trovo molto bene nel vostro paese. A dire la verità all’inizio mi piaceva tantissimo il modo così caloroso di comportarsi della gente in Italia. Alla lunga mi rendo conto che ogni tanto la freddezza del mio popolo mi manca un po’, anche perché essere calorosi ogni tanto slitta nell’essere invadenti… come baci sulla guancia per tutti. A casa mia a certi conoscenti non si dà neanche la mano. Diciamo che ci sono modi diversi di comportarsi, ma niente è comunque insopportabile. In definitiva, non penso proprio sia difficile convivere con gli italiani”, frase che accompagna con un sorriso.

Ma senza bruciare le tappe, ricordiamo anche chi è Alena e dove inizia la sua storia? È nata e ha trascorso l’infanzia nel quartiere praghese di Vinohrady con i genitori e la sorella minore Eliška. Entra nel mondo della moda molto presto; a quattordici anni inizia a fare la modella. A quindici anni aveva già posato per il decano dei fotografi di moda cechi, Jadran Šetlík. Dopo una adolescenza fatta soprattutto di sfilate e sacrifici, diciassettenne, Alena arriva per la prima volta a Milano, capitale italiana della moda. Qualche anno dopo, la sua carriera come modella decolla e decide di stabilirsi in Italia, dove nasce la relazione con Gigi Buffon, col quale arriveranno due figli, Louis Thomas e David Lee, e, nel giugno 2011, le nozze nella cattedrale di Vyšehrad, a Praga.

Nonostante il feeling con il Bel Paese, Alena non ci ha nascosto che in alcuni momenti la nostalgia per la sua amata Praga si fa sentire: “quando sono lontana mi manca la cucina della mamma. Ma è anche vero che quando sto a lungo a Praga, comincia a mancarmi l’Italia, la sua cucina, magari un buon bicchiere di vino”.

Si dice che Praga e Torino siano città magiche per eccellenza. Come avverte la Šeredová queste strane energie, che secondo gli esperti di esoterismo sono comuni nelle due città? “Dico solo che Praga mi sembra che abbia molto in comune con Torino, così mi sembra. Ma tutto finisce lì, non credo nella magia” è il suo modo di chiudere il discorso.

Il vai e vieni fra il suo paese d’origine e quello d’adozione, per una persona come lei risulta comunque inevitabile. Alena ne parla in questo modo: “Mi piacerebbe trascorrere una parte dell’anno a Praga con la mia famiglia, vorrei persino che i bambini frequentassero la scuola ceca. Ma mi rendo conto che è un sogno quasi impossibile, per una serie di ragioni fra cui il lavoro di Gianluigi e le sue difficoltà con la nostra lingua”.

Con il matrimonio e la nascita dei bambini, Alena ha probabilmente sacrificato molto della sua carriera professionale. In una vecchia dichiarazione ad un giornale parlò di “una scelta di valori“, per condividere con la famiglia ogni momento libero.

La nostalgia di Praga stimola però la curiosità. Che legame ha Alena con la sua città, dopo tanti anni all’estero? “Mi piace moltissimo tornare nei luoghi della mia infanzia, le vie e i parchi del quartiere di Vinohrady, ma non nascondo che anche i posti turistici fanno parte del mio cuore. Vado sempre sul Ponte Carlo, al Castello e al ristorante di mio papà che si trova proprio sulla Hradčanské náměstí”.

E non facciamo fatica a crederle, visto che sarà capitato più di una volta a tanti turisti di incontrarla a passeggio sul Ponte Carlo e per le strette vie del centro storico praghese, magari con in mano un bicchiere di svařák, il vino caldo tipico dell’inverno ceco. Senza mai negarsi per un autografo, una foto, un semplice sorriso. La stessa semplicità e simpatia con la quale l’abbiamo spesso vista mischiarsi ai tifosi italiani, ogni volta che giocano gli Azzurri.

Semplicità, eleganza, educazione; qualità che non sono venute a mancare nemmeno nel momento della crisi del suo matrimonio. Qualità grazie alle quali si è guadagnata la stima e la simpatia degli italiani che tifano per lei, per una volta dimenticandosi del pallone.

di Maurizio Marcellino