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Politica

(5 febbraio) Scatta legge su conflitto di interessi. Il miliardario Andrej Babiš, vicepremier e ministro delle Finanze, in virtù della nuova normativa trasferisce la sua holding Agrofert e altre proprietà a due fondi fiduciari. La legge viene intanto impugnata dal presidente Miloš Zeman, davanti all’Alta Corte, e da un’azienda del gruppo Agrofert presso la Commissione Ue.

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(16 febbraio) Trattato reciproca difesa aerea fra Praga e Bratislava. L’accordo viene firmato a Bruxelles, a margine di un summit Ue sulla Difesa, dal ministro ceco Martin Stropnický e dal suo omologo slovacco Peter Gajdoš. Il trattato, che attende di essere ratificato dai rispettivi parlamenti e firmato dai due capi dello stato, dovrebbe diventare operativo a metà 2017.

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(20 febbraio) Rimosso il ministro dell’Industria e del Commercio. Il socialdemocratico Jan Mládek perde il posto per decisione del premier Bohuslav Sobotka, insoddisfatto per le perduranti difficoltà nel definire la regolamentazione del settore della telefonia mobile. Sobotka assume l’interim sino a metà aprile, per poi affidare l’incarico a Jiří Havlíček, 40 anni, Čssd, sinora sottosegretario.

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(10 marzo) Zeman annuncia ricandidatura. Il presidente in carica coglie l’occasione di un ricevimento al Castello, davanti ai suoi fedelissimi, per rendere pubblica la decisione di puntare al secondo mandato al Castello, in occasione delle elezioni del 2018.

Cronaca

(3 febbraio) Studenti in calo in università ceche. Il loro numero dal 2009 al 2016 è sceso di un quarto, da 110 mila a 82 mila. A risentirne sono soprattutto le università private, che hanno perso più della metà degli studenti (da 18.597 a 8.592). Incide soprattutto il fattore demografico. Lo scorso anno si è tornati in pratica allo stesso livello del 2005, quando gli iscritti furono 83 mila.

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(27 febbraio) Sudan rilascia cittadino ceco. Dopo 14 mesi di prigionia e una condanna a 24 anni di carcere con l’accusa di spionaggio, viene annunciata la liberazione di Petr Jašek, recatosi nel paese africano per svolgere attività missionaria a favore dei cristiani locali. A riportarlo in patria è il ministro degli Esteri ceco, Lubomír Zaorálek, recatosi nel fine settimana a Khartoum per negoziare il rilascio.

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(18 marzo) La morte del cardinale Miloslav Vlk. L’arcivescovo emerito di Praga aveva 84 anni. Noto come il “cardinale lavavetri”, per il lavoro che i comunisti lo ridussero a svolgere durante gli anni del regime, a sconfiggerlo è stato un tumore. I funerali si svolgono presso il Duomo di San Vito, alla presenza di alcune migliaia di fedeli. Alle esequie non partecipa, limitandosi a inviare una corona di fiori, il presidente Miloš Zeman, che più volte aveva polemizzato con Vlk.

Economia, affari e finanza