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Agli inizi del XVII secolo Praga era la capitale dell’impero governato da Rodolfo II d’Asburgo, sovrano visionario, amante delle arti, delle scienze e dell’alchimia. Presso lo Hradschin convergevano scienziati come Tycho Brahe e lo stesso Keplero, artisti, occultisti, ma anche ciarlatani, truffatori e lestofanti provenienti da tutta Europa per cercare protezione alla corte dell’Imperatore. I primi vagiti della scienza e del metodo sperimentale furono accompagnati da diffidenza e sospetti di pratiche occulte, e le menti più acute del tempo, come Galileo e Keplero, non ne rimasero immuni. Proprio in quegli anni si tenne a Praga una pubblica dimostrazione delle potenzialità della “lanterna nera”, il dispositivo, antenato del cinema moderno, che proiettava immagini che atterrivano gli spettatori dando origine a un’esplosione di paura. Dietro questo portento si cela la storia di Elke e della sua impresa. Un romanzo che svela al lettore una vicenda straordinaria e a molti sconosciuta.

La lanterna nera,
Alberto Frappa Raunceroy,
Arkadia, 2020
168 pp.