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50 anni fa

Il 18 settembre 1970, il poeta ceco Stanislav Neumann si toglieva la vita a Praga. Nato nella capitale cecoslovacca il 17 ottobre 1927, Neumann è stato, oltre che poeta, anche traduttore e giornalista. Suo nonno fu il poeta Stanislav Kostka Neumann (1875–1947), mentre il padre l’attore omonimo Stanislav Neumann (1902–1975). Di ideali comunisti, fu arrestato e imprigionato nel 1945 per aver partecipato alla resistenza militando nell’organizzazione antifascista “Předvoj”. Dopo la guerra aderì attivamente al Partito Comunista Cecoslovacco per conto del quale intraprese alcuni viaggi all’estero continuando, però, anche la sua attività letteraria e di giornalista. Nel 1963 si avviò alla carriera diplomatica ma, a partire dal 1969, dissidi con un’ala del Partito gli causarono una grave depressione che lo portò nell’arco di un anno alla decisione di togliersi la vita. Neumann è autore di tre raccolte di poesie pubblicate negli anni 1947, 1949 e 1952 e di altri scritti di vario genere.