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Volevo solo svegliarmi tardi la mattina

Il fantasma di Jaroslav Hašek si aggira per i vicoli di Napoli. A incarnare in salsa partenopea lo spirito dello scrittore praghese è Jacopo Fernandez, il giornalista beone protagonista di “Volevo solo svegliarmi tardi la mattina”, romanzo di esordio di Antonio Di Costanzo, pubblicato da CentoAutori, casa editrice napoletana. Come molti personaggi dei “Racconti” di Hašek, a cui Di Costanzo dice apertamente di ispirarsi, Fernandez è un antieroe per eccellenza che vorrebbe isolarsi dal resto del mondo e condurre la sua vita tra una sbronza e l’altra, in una Napoli lazzara, popolata da personaggi che vivono ai margini. Grazie a lui, l’autore dissacra il mondo che lo circonda e, soprattutto, quello del giornalismo, ironizzando con vena sarcastica sui colleghi assetati di scoop e su come una notizia palesemente falsa possa essere spacciata per vera. D’altra parte Hašek, ben prima del suo reale decesso, in “Come ho incontrato l’autore del mio necrologio”, ha dovuto confrontarsi con un giornalista autore di un terrificante articolo che descriveva in maniera dettagliata la sua morte avvenuta in una bettola in Russia.
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Antonio Di Costanzo,
Volevo solo svegliarmi tardi la mattina
CentoAutori: Napoli 2010,
pp: 120

Il tenente Alvaro, la Volante Rossa

Giulio Paggio, alias “Tenente Alvaro”, è stato il fondatore e l’uomo di spicco della nota “Volante Rossa Martiri Partigiani”, un’organizzazione paramilitare di ex partigiani comunisti milanesi che tra gli anni 1945-1949, decisero di non deporre le armi e di continuare un’attività quotidiana di “vigilanza” antifascista. Le loro azioni armate contro esponenti delle organizzazioni neofasciste finirono col dar luogo a diversi fatti di sangue e omicidi. Questo libro narra le vicende del controverso e misterioso comandante della Volante Rossa. Paggio, in seguito alla condanna all’ergastolo da parte della magistratura italiana, riuscì a riparare in Cecoslovacchia anche grazie al sostegno del Partito Comunista. In questo paese visse per molti anni sotto falso nome insieme ad altri rifugiati. Graziato nel 1978 dal presidente Sandro Pertini, Paggio continuò a vivere a Praga dove è scomparso nel 2008. Un documento storico che racconta un pezzo di storia del nostro Paese, per certi aspetti ancora oscuro e controverso.
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Massimo Recchioni,
Il tenente Alvaro, la Volante Rossa e i rifugiati politici italiani in Cecoslovacchia
DeriveApprodi: Roma 2011,
pp. 216

La mia vita normale

Questo libro è l’autobiografia di Pavel Nedvěd, classe 1972, ex calciatore ceco Pallone d’Oro 2003, militante nel Dukla e nello Sparta Praga prima di approdare alla Lazio e infine alla Juventus. Dopo una carriera ricca di soddisfazioni, oggi la “Furia Ceca”, che Pelé ha inserito nella lista FIFA dei 125 migliori calciatori della storia, è membro del consiglio d’amministrazione della squadra bianconera. In questo libro, scritto a quattro mani con Michele Dalai, Nedvěd ci rivela aneddoti divertenti, esperienze e confidenze sia sulla sua vita privata che sulla sua carriera di calciatore. Il libro è ricco di riflessioni sul calcio in generale che vanno dallo scandalo di calciopoli al triste fenomeno del doping, ma anche su altri temi come la Rivoluzione di Velluto e la divisione della Cecoslovacchia.
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Pavel Nedvěd,
La mia vita normale. Di corsa tra rivoluzione, Europa e pallone d’oro,
ADD Editore: Torino 2010,
pp.175

Kundera, Oeuvre

Il maggior riconoscimento, dopo il premio Nobel, a cui uno scrittore possa ambire, è certamente la pubblicazione della sua opera nella leggendaria Bibliothèque de la Pléiade, prestigiosissima collana editoriale francese nata nel 1923 e oggi famosa in tutto il mondo, edita dalla casa editrice Gallimard. Il riconoscimento acquista poi un valore maggiore quando, come nel caso di Milan Kundera, lo scrittore in oggetto è ancora vivente. Ad aggiungere il nome dell’autore de “L’insostenibile leggerezza dell‘essere” nel gruppo degli immortali della letteratura, in compagnia di Balzac, Rabelais, Molière, Goethe ecc., la casa editrice francese ha provveduto con la pubblicazione di due volumi contenenti l’opera omnia dello scrittore dissidente ceco che dal 1975 ha scelto la Francia come sua patria d’adozione.
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Milan Kundera, prefazione e biografia a cura di François Ricard,
traduzione di Marcel Aymonin, François Kérel,
Editions Gallimard: Parigi 2011,
pp. 2787