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All’inizio del prossimo anno, nell’ambito della ricodificazione del diritto privato cambierà anche la disciplina delle società commerciali. La nuova Legge sulle corporazioni commerciali cerca di riflettere lo sviluppo a livello europeo, si ispira alle esperienze estere e introduce nuove regole sul controllo dell’amministrazione interna delle società commerciali.

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I rapporti tra la società commerciale e i membri degli organi statutari sono disciplinati dalle disposizioni del nuovo codice civile relative al mandato, dalle disposizioni della Legge sulle corporazioni commerciali ed eventualmente dal contratto sull’esercizio della funzione. Per le società di capitali la legge richiede che il contratto abbia forma scritta e che sia approvato dall’organo deliberativo della società. Questo vale anche per le modifiche di tale contratto. Qualora nel contratto non venga concordata la modalità di remunerazione per l’esercizio della funzione, allora vale che l’esercizio della funzione sia gratuito. È necessario modificare questi contratti entro 6 mesi dall’entrata in vigore della Legge sulle corporazioni commerciali.

Secondo il nuovo codice civile il membro di un qualsiasi organo elettivo della persona giuridica ha l’obbligo di operare con la diligenza del buon padre di famiglia, quindi con la lealtà, la cura e le conoscenze necessarie. La Legge sulle corporazioni commerciali, inoltre, sottolinea che il membro dell’organo della società commerciale debba operare con professionalità, in modo informato e nell’interesse della società commerciale. Davanti al tribunale l’onere della prova è a carico del membro dell’organo della società. Nel procedimento si tiene conto della diligenza che, in una situazione simile, un’altra persona ragionevolmente diligente avrebbe impiegato.

Qualora il membro dell’organo statutario violi l’obbligo di operare secondo la diligenza del buon padre di famiglia, è tenuto a consegnare alla società il vantaggio che ha acquisito e a risarcirle il danno cagionato.

Per quanto riguarda la modalità di risarcimento del danno cagionato può essere stipulato un contratto relativo alla liquidazione dei danni. Tale contratto deve essere approvato dalla maggioranza di due terzi dei voti di tutti i soci. Qualora il membro non risarcisca alla società il danno cagionatole, risponde ai creditori di questa società nella misura dell’ammontare del danno causato. La limitazione della responsabilità per il danno cagionato previo accordo non è possibile.

Regole similari valgono per tutti coloro che esercitando la loro influenza influiscono sull’azione della società commerciale, ovvero nel caso dei gruppi, degli stati fattuali di controllo etc. Qualora una persona causi alla società un danno, è tenuta a risarcirla. Se non risarcisce il danno entro la fine dell’esercizio contabile nel quale è stato causato, è tenuta a risarcire il danno anche ai soci della società influenzata. La persona influente, inoltre, risponde ai creditori della società influenzata degli obblighi che quest’ultima non è in grado di onorare. Ciò non vale nel caso in cui il danno cagionato venga liquidato in altro modo nell’ambito del gruppo.

Una disciplina molto più severa della responsabilità dei membri dell’organo statutario viene applicata in relazione ai procedimenti di insolvenza. Qualora la società entri in fallimento e i membri dell’organo statutario sapessero oppure avrebbero potuto, o dovuto, sapere del pericolo di fallimento, e nonostante questo non abbiano fatto quanto necessario per evitarlo, il tribunale può decidere che questi membri rispondano dell’adempimento agli obblighi della società. Questa disposizione non viene applicata nel caso del cd. crisis management. I membri dell’organo statutario possono, inoltre, essere invitati dal curatore fallimentare a restituire le remunerazioni che la società ha pagato loro durante i due anni precedenti. Durante il procedimento di insolvenza il tribunale può deliberare di espellere un membro dell’organo statutario dall’esercizio di tale funzione in qualsiasi corporazione commerciale per un periodo di tre anni.

La responsabilità si applica sia ai membri attuali dell’organo statutario che ai membri passati. Rispetto alla disciplina giuridica attuale quella nuova è molto più severa. Per ora rimane aperta la questione di come essa funzionerà nella prassi. Comunque sarebbe da raccomandare ai membri degli organi statutari delle società commerciali di operare con la dovuta diligenza e di provvedere a stipulare un’assicurazione per la responsabilità dell’esercizio della funzione.

Avv. Martin Holub
Lucie Miškovská
Studio Legale Šafra & partneři
Martin.Holub@safra-advokati.cz