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Politica

(6 dicembre) Popolarità in aumento per Babiš. Ano, il partito del premier, è sempre in testa ai sondaggi col 35,7% dei consensi, 2,3 punti percentuali in più di ottobre, Tutto questo nonostante una serie di vicende controverse e gli attacchi della opposizione, che contestano a Babiš di essere alla guida di un governo basato sull’appoggio esterno dei Comunisti del Ksčm.

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(7 dicembre) Zeman attacca il Bis. Il capo dello Stato critica l’operato dell’agenzia di sicurezza e di controspionaggio. Riferendosi al rapporto annuale del Bis – che sottolinea le attività spionistiche russe e cinesi in Repubblica Ceca – Zeman sostiene trattarsi di accuse “senza prove”. Definisce poi “fallimentare” l’attività dei servizi contro i terroristi islamici che – secondo Zeman – sono presenti in Repubblica Ceca. Il Bis reagisce con un comunicato, respingendo le parole di Zeman e sottolineando di aver ricevuto anche di recente parole di ringraziamento dal governo e dagli organi parlamentari di controllo per il lavoro svolto.

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(16 gennaio) La Repubblica Ceca ricorda Jan Palach. A inaugurare il programma di eventi commemorativi, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte, è la messa celebrata dal sacerdote e docente universitario Tomáš Halík, nella basilica del Santissimo Salvatore di Praga, davanti a una folla di fedeli, soprattutto giovani universitari.

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(25 gennaio) Praga si schiera con Guaidò. Il governo ceco appoggia il tentativo della opposizione venezuelana di far tornare la democrazia nel Paese e di ristabilire i principi dello stato di diritto. A dichiararlo è il ministro degli Esteri, Tomáš Petříček (Čssd), il quale rievoca la protesta popolare del 1989 che portò alla caduta del regime comunista nell’allora Cecoslovacchia.

 

Cronaca

(20 dicembre) Tragedia in miniera. L’avvento natalizio è scosso in Repubblica Ceca dalla sciagura avvenuta in una miniera di carbone di Karviná (Moravia Slesia), dove – a causa di una esplosione per una fuga di gas a 800 metri di profondità – perdono la vita tredici minatori. Dieci i feriti, alcuni dei quali gravissimi. Fra i morti dodici minatori della Polonia, Paese i cui confini sono a pochi chilometri, e un ceco. Sul posto, nel quale questa mattina giungono il premier ceco Andrej Babiš e l’omologo polacco Mateusz Morawiecki, operano squadre di soccorso di entrambi i paesi.

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(10 gennaio) Praga avrà un sindaco della notte. L’amministrazione comunale si appresta a lanciare questa nuova figura che avrà competenza sulla vivace vita notturna della città, occupandosi di fare da tramite fra il Comune, i proprietari dei locali e i cittadini residenti. L’incarico viene affidato a Jan Štern, che avrà soprattutto il compito di risolvere gli aspetti più deleteri della movida praghese.

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(30 gennaio) Criminalità in calo. Nel 2018 sono stati segnalati in Repubblica Ceca 192.405 reati, il 4,9% in meno del 2017, secondo i dati della polizia. Il 2018 è stato il quinto anno consecutivo di diminuzione nel Paese dei comportamenti di rilevanza penale. In calo sia i reati contro il patrimonio, che gli omicidi e altri crimini violenti. L’ultimo anno in cui si è verificato un incremento dei reati (+7%) è stato il 2013, quando l’allora presidente Václav Klaus, a fine mandato, concesse la controversa amnistia svuota carceri.

 

Economia, affari e finanza

(3 dicembre) Disoccupazione ai minimi in Ue. La Repubblica Ceca continua a essere il paese della Unione europea con il tasso meno elevato di senza lavoro (2,2%). La Ue ha una media del 6,7%, mentre in Eurozona si arriva all’8,1%, in base ai dati di Eurostat. Al secondo posto la Germania, 3,3%. Sul fronte opposto la Grecia, 18,9% e la Spagna, 14,8%.

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(3 dicembre) Aziende ceche fra le più inquinanti in Ue. La Eph di Daniel Křetínský al secondo posto e la Čez al quarto, nella classifica delle compagnie che in Ue rilasciano nell’ambiente più sostanze tossiche. È quanto risulta da uno studio realizzato da Greenpeace. La più inquinante in assoluto è la tedesca Rwe, mentre al terzo posto compare la polacca Pge.

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(4 dicembre) Andamento in perdita dello Sparta Praga. La società calcistica della capitale, guidata come presidente Daniel Křetínský, ha risultati deficitari non solo sul campo di gioco, ma anche di bilancio. Nel 2017 ha subito perdite di quasi 750 milioni di corone, mai così elevate nella storia del più blasonato club della Repubblica Ceca. Fallimentari si sono rivelate una serie di scelte, fra cui anche l’aver preso come allenatore Andrea Stramaccioni.

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(6 dicembre) I Liechtenstein contro la Repubblica Ceca. La storica famiglia reale si avvia a rivolgersi al giudice chiedendo la restituzione del patrimonio confiscatole a seguito dei Decreti Beneš. “Abbiamo tentato già alcune volte con le autorità ceche di avviare un negoziato che ci portasse a una soluzione extragiudiziale, ma senza mai ottenere un risultato” sono le parole di Alois, principe reggente del Liechtenstein. In ballo, secondo notizie non ufficiali, circa 60 mila ettari di terreno, ora statali, di cui la maggior parte boschi.

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(17 dicembre) Il settore bancario ceco supera stress test. Risulta sufficientemente capitalizzato per assorbire shock severi, come certifica la Banca nazionale, con riferimento al periodo sino al 31 dicembre 2017. Nel test sono stati coinvolti i più grandi gruppi, che rappresentano il 76% degli attivi del mercato creditizio. L’adeguatezza di capitale del settore bancario è risultata significativamente al di sopra della quota minima richiesta dell’8%.

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(18 dicembre) Allerta Huawei in Repubblica Ceca. L’Ente nazionale ceco per la sicurezza cibernetica e informatica Nukib raccomanda al governo e alle aziende strategiche, in particolare operatori della telefonia mobile e compagnie energetiche, di non utilizzare telefoni cellulari e altre infrastrutture di telecomunicazione delle compagnie cinesi Huawei e Zte. Esiste infatti il sospetto che possano divenire strumenti spionistici al servizio del governo di Pechino. Poche settimane dopo la Huawei viene esclusa da una grossa gara pubblica, di valore superiore a mezzo miliardo di corone, indetto dalla Direzione generale finanziaria.

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(19 dicembre) Škoda Auto azienda esportatrice dell’anno. La casa automobilistica di Mladá Boleslav si aggiudica il titolo per la decima volta consecutiva, nel concorso giunto quest’anno alla 24° edizione. Ha esportato auto per un valore di 366 miliardi di corone, +18% (l’8,6% delle vendite all’estero complessive della Repubblica Ceca). Al secondo posto il produttore di apparecchiature informatiche Foxconn.

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(11 gennaio) Caro mattone in aumento. Comprar casa diventa sempre più problematico per gli abitanti della Repubblica Ceca. Pagare il mutuo, secondo i dati della Golem Finance, costa ormai mediamente il 47,5% del reddito netto di una famiglia. Un anno fa tale quota era inferiore al 40%. A un livello simile si era già arrivati nel 2009, per poi calare bruscamente al 33% nel pieno della crisi economica. Anche gli stipendi aumentano, ma a un ritmo non paragonabile a quello delle abitazioni, soprattutto a Praga e nelle principali città.

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(11 gennaio) Introiti pedaggio mezzi pesanti da record. Nel 2018 in Repubblica Ceca è stata registrata una cifra complessiva di 10,8 miliardi di corone, superiore del 4% rispetto all’anno precedente. E’ quanto emerge dalle statistiche della società di gestione Kapsch, il cui incarico termina alla fine del prossimo anno, per essere sostituita dal consorzio CzechToll/SkyToll.

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(22 gennaio) L’Intercontinental cambia proprietà. Via libera dell’Antitrust all’acquisto del famoso albergo di Praga da parte della società di investimenti R2G. A vendere è il gruppo slovacco Best Hotel Properties nel quale hanno una quota anche il J&T e l’americana Westmont. Nessuna indicazione ufficiale è stata data sul prezzo, ma si parla di circa 5 miliardi di corone. La R2G è la società di Oldrich Šlemr nella quale figurano come investitori anche Pavel Baudiš ed Eduard Kučera, fondatori e comproprietari di Avast antivirus.

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(23 gennaio) Abolito il “periodo di carenza”. La Camera abroga la regola secondo la quale i lavoratori dipendenti, assenti per malattia, non hanno diritto ad alcuna retribuzione per i primi tre giorni di mancata presenza sul luogo di lavoro. Il voto della Camera supera il precedente no del Senato. La nuova normativa entrerà in vigore a luglio. I datori di lavoro pagheranno ai dipendenti nei primi tre giorni di malattia il 60% dello stipendio. In compensazione, le aziende otterranno la riduzione dello 0,2% dei contributi.

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(24 gennaio) Traffico aereo da primato. Nel 2018 il numero di decolli, atterraggi e voli di sorvolo è aumentato in Repubblica Ceca del 6,9% su base annua, raggiungendo la cifra totale di 912.815, come comunicato da Rlp, l’ente dei controllori di volo. Quotidianamente è una media di 2.500 aeromobili ad utilizzare lo spazio aereo nazionale. Presso l’aeroporto internazionale Václav Havel di Praga il numero di decolli e atterraggi è cresciuto del 4,8%, per un totale di 155.216. Nel 2018 l’aeroporto della Capitale stabilisce anche il primato del numero dei passeggeri, 16,8 milioni, il 9% in più dell’anno prima.

 

Varie

(31 gennaio) Festeggiati i 100 anni della corona. La Banca nazionale ceca celebra l’anniversario presentando al Castello di Praga la seconda più grande moneta d’oro del mondo. Ha un diametro di 53,5 cm, pesa 130 chilogrammi e ha un valore nominale di 100 milioni di corone. Viene esposta al pubblico nelle Scuderie imperiali (sino al 28 aprile), nell’ambito di una mostra sulla storia della corona.