FacebookTwitterLinkedIn

400 anni fa

L’8 novembre del 1620 si combatté nella periferia ovest di Praga, in un’altura che si chiama Bílá Hora (Montagna Bianca), la battaglia fra gli eserciti della Lega cattolica, guidati dall’imperatore asburgico Ferdinando II, e le forze della Confederazione dei protestanti boemi, alla testa delle quali c’era Federico V del Palatinato. Lo scontro si risolse in poche ore e vide la totale sconfitta dei protestanti. Ebbe un ruolo centrale sul versante boemo della Guerra dei trent’anni, iniziata appena due anni prima con l’episodio della terza defenestrazione di Praga. Fondamentale l’importanza della battaglia della Montagna bianca anche per la storia del popolo ceco, in quanto segnò il ritorno dei Boemi e dei Moravi sotto il dominio asburgico e l’avvio di una fase di dispotica restaurazione cattolica. L’evento è stato ricordato quest’anno nella zona dove si è svolta la battaglia, dove i rappresentanti del Consiglio Ecumenico delle Chiese e della Conferenza Episcopale Ceca hanno innalzato una simbolica Croce della riconciliazione.