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600 anni fa

Nato il 23 aprile dell’anno 1420, Giorgio di Podĕbrady è stato re di Boemia e a lui si deve la riorganizzazione dell’utraquismo, che fino a quel momento era agitato da lotte intestine, e l’avergli procurato il dovuto peso politico. Prese parte alle battaglie partigiane e, nel 1448, s’impadronì di Praga costringendo i suoi avversari a riconoscerlo governatore della regione. Giorgio di Poděbrady riformò l’ordine interno dello stato, rinforzò i legami fra la Boemia e gli altri paesi della Corona ceca e procurò al Regno pace e benessere. Fu eletto sovrano in seguito alla morte di Ladislao, nel 1458, e si dimostrò un re tollerante, tanto da favorire la riconciliazione tra tedeschi e cattolici. Sotto il suo regno, Praga divenne rapidamente il centro della grande politica europea e la Boemia il primo stato nell’Europa Centrale. Il suo merito maggiore, come monarca, consiste nell’aver consolidato la Boemia in ambito internazionale e operato perché si placassero i dissidi tra cattolici e hussiti.