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Politica

(4 giugno) Indagine della Ue su Babiš. Il premier ceco è nel mirino della Commissione Ue per sospetto conflitto di interessi. Bruxelles invia a Praga un rapporto preliminare secondo il quale la Agrofert potrebbe essere ancora sotto il suo controllo. Babiš reagisce parlando di “un attacco contro la Repubblica Ceca basato su una costruzione assurda”. C’è il rischio che Praga possa essere chiamata a restituire quasi mezzo miliardo di corone di contributi europei.

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(20 giugno) Zuzana Čaputová in visita a Praga. Nella capitale ceca il primo viaggio ufficiale fuori dai confini nazionali del nuovo capo dello Stato slovacco, appena insediatosi. Sottolinea i forti legami fra i due Paesi, dovuti non solo alla parte di storia in comune, ma anche agli stretti rapporti personali che intercorrono spesso fra cittadini cechi e slovacchi.

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(23 giugno) Colossale protesta di piazza anti Babiš. Quasi 300 mila persone, giunte da tutta la Repubblica Ceca, si riuniscono nella piana di Letná, a Praga, per manifestare contro il premier. Si tratta del più grande raduno politico dal tempo della Rivoluzione di velluto, un evento che attira l’attenzione dei media di tutto il mondo. A organizzare il movimento Un milione di momenti per la democrazia. Babiš, sostenuto dal presidente Miloš Zeman, ribadisce la volontà di non dimettersi. L’opposizione non dispone in Parlamento dei voti necessari per far approvare una mozione di sfiducia.

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(22 luglio) Praga fa arrabbiare la Cina. L’amministrazione comunale della capitale ceca, apertamente a sostegno del Tibet e di Taiwan, invita pubblicamente Pechino a rispettare i diritti umani. Non tarda ad arrivare la ritorsione del Dragone, che vieta una tournée già programmata in Cina della Orchestra sinfonica di Praga, ribadendo la richiesta di rispettare il principio di “una sola Cina”.

Cronaca

(25 luglio) Medici al top della considerazione sociale in Rep. Ceca. A metterlo in evidenza è un sondaggio della Cvvm, che conferma il risultato scaturito già in passato in occasione di rilevazioni analoghe. È questa la professione che i cittadini di questo Paese considerano maggiormente degna di rispetto. Al secondo posto i ricercatori e le infermiere, in una classifica che comprende 26 diversi tipi di attività lavorativa. All’ultimo posto i deputati, preceduti da addetti alle pulizie e preti.

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(26 luglio) Sifilide in aumento in Repubblica Ceca. I casi diagnosticati sono passati, secondo le ultime statistiche disponibili, dai 205 del 2007 ai 560 del 2017, e lo scorso anno con ogni probabilità si è verificato un ulteriore incremento. Sono però le stesse autorità sanitarie a sottolineare come, nonostante la crescita degli ultimi tempi, il tasso di diffusione in questo Paese risulti sempre inferiore alla metà della media Ue.

 

Economia, affari e finanza

(4 giugno) Venduto il 51% di Kiwi. A comprare la quota di maggioranza della società, con sede a Brno – che gestisce l’omonimo portale web per la vendita di biglietti aerei, con un fatturato nel 2018 di quasi 30 miliardi di corone – è il fondo americano General Atlantic. Stabilito un corrispettivo che si avvicina a tre miliardi di corone. Il fondatore e direttore generale di Kiwi, Oliver Dlouhý, 31 anni, rimane alla guida della società. General Atlantic è titolare di quote anche in colossi come Airbnb, Uber, Flixbus e Snapchat.

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(4 giugno) “Czech Republic: The Country For The Future”. È il titolo del documento di strategia economica della Repubblica Ceca, che viene presentato dal ministro della Industria e del Commercio Karel Havlíček, presso la Betlémská kaple di Praga, nel corso di un raduno che riunisce i leader dell’industria e dell’export. L’obiettivo è far diventare il paese un leader nel settore della intelligenza artificiale e della innovazione.

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(12 giugno) Czech Top 100. Il fatturato delle prime 100 aziende della Repubblica Ceca lo scorso anno ha superato per la prima volta la cifra complessiva di tremila miliardi di corone. Nel 2017 la somma era stata invece di 2.630 miliardi. L’utile totale di queste prime 100 aziende è stato di 209,6 miliardi, il 12,3% in più. Al primo posto nuovamente la Škoda Auto, con 416,7 miliardi di fatturato e utili lordi di 35,1 miliardi.

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(14 giugno) Eurojackpot miliardario in Rep. Ceca. Centrato un ’5+2′ da 55,2 milioni di euro (1,4 miliardi di corone) nella lotteria europea gestita in questo paese da Sazka. Si sa che la giocata è stata effettuata attraverso Internet. Il vincitore si è già fatto avanti e si comincerà a discutere delle modalità di pagamento.

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(21 giugno) Čez vende asset bulgari. Il gruppo energetico ceco, di proprietà per il 70% dello Stato, annuncia l’accordo per la cessione dei suoi asset in Bulgaria alla compagnia locale Eurohold per una somma di 335 milioni di euro, circa 8,6 miliardi di corone. Si attende approvazione delle autorità di regolamentazione. Čez opera nel mercato bulgaro dal 2004.

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(26 giugno) Investimenti diretti esteri in calo. La Repubblica Ceca nel 2018 ha subito una flessione del 51% del numero degli Ide, in conseguenza principalmente di due motivi: la carenza di manodopera e il rincaro delle retribuzioni. È quanto emerge da un report della Ernst & Young sulla attrattività dell’Europa per gli investitori stranieri. Per quanto riguarda l’Europa nel suo complesso, dopo sei anni di aumento ininterrotto, nel 2018 si è verificato un calo del 4% dei progetti di investimento.

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(1 luglio) Arcelor-Mittal lascia Ostrava. Il gruppo del miliardario indiano Laksi Mittal porta a compimento la vendita del suo impianto siderurgico alla Liberty Steel della multinazionale Gfg Alliance. La storica acciaieria della Moravia del nord assume quindi la denominazione di Liberty Ostrava. I rappresentanti sindacali ricevono le garanzie richieste sul futuro dell’azienda e dei 6.300 dipendenti.

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(1 luglio) In calo utile Agrofert. La holding fondata, e secondo i critici ancora sotto il controllo del premier Andrej Babiš, nel 2018 ha registrato un profitto di 1,67 miliardi di corone, il 63,5% in meno dell’anno prima. Fra le cause principali della flessione ci sarebbe la ridotta performance del gruppo tedesco Lieken, specializzato in prodotti da forno per la Gdo. Si tratta del terzo calo consecutivo degli utili annuali del gruppo Agrofert. Il fatturato è stato di 157,5 miliardi di corone, in aumento di 400 milioni.

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(11 luglio) Iveco CR: commessa in Costa d’Avorio. Ha stipulato un contratto per la vendita di 200 autobus Crossway destinati alla città di Abidjan. Proprio quest’anno lo stabilimento ceco di Vysoké Mýto completerà la fornitura di 400 mezzi relativi a un precedente contratto con il paese africano.

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(12 luglio) Autostrade ceche: in arrivo vignette elettroniche. La Camera dei deputati approva un disegno di riforma che prevede, ad iniziare dal 2021, di sostituire gli attuali contrassegni adesivi autostradali con delle vignette elettroniche. L’iter legislativo prosegue ora al Senato. Bocciata invece la proposta di portare il costo attuale del bollino annuale autostradale da 1.500 a 2mila corone. Se ne riparlerà quando saranno terminati i lavori di riqualificazione della autostrada D1.

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(22 luglio) S&P conferma il rating della Repubblica Ceca. Lo lascia a AA-, con outlook stabile, valutando positivamente il basso indebitamento dello stato, la finanza pubblica in salute e la politica monetaria flessibile. L’elevata domanda interna, secondo la stima, assicura un proseguimento della crescita della economia nei prossimi anni, pur con un Pil in rallentamento rispetto ai livelli attuali. L’agenzia sottolinea però il problema riguardante la crisi della manodopera.

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(23 luglio) Piano di sviluppo per l’Aeroporto di Praga. Il Václav Havel International Airport intende spendere decine di miliardi di corone per un nuovo parcheggio multipiano, una nuova pista e un nuovo terminal, il tutto con la prospettiva di arrivare nel 2025 a una capacità di più di 21 milioni di passeggeri all’anno, rispetto ai 17 milioni previsti per tutto il 2019. I lavori di costruzione dovrebbero iniziare nel 2021.

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(29 luglio) Importazione alimentari in crescita. Nei primi cinque mesi di quest’anno la Repubblica Ceca ha comprato dall’estero alimentari per una cifra complessiva di 77 miliardi di corone, quasi sei miliardi in più rispetto allo stesso periodo del 2018. Dai dati dell’Ufficio statistico emerge che si tratta soprattutto di prodotti ortofrutticoli e carne. Assume un carattere rilevante anche la importazione lattiero-casearia. Dalla Repubblica Ceca si esportano principalmente materie prime, soprattutto latte.

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(31 luglio) Aiuti di stato per emergenza bostrico. I proprietari privati di aree boschive colpite dalla calamità del coleottero che distrugge i boschi riceveranno misure straordinarie di sostegno. Lo stabilisce il governo nella sua ultima riunione prima delle ferie. Già nel corso di quest’anno sarà messo a disposizione un miliardo e mezzo di corone, mentre per quanto riguarda il 2020 il ministero dell’Agricoltura ha già preventivato un miliardo aggiuntivo.

 

Varie

(10 giugno) Il Padre Nostro in ceco rimane invariato. La Chiesa cattolica locale non ha intenzione per ora di modificare l’Otčenáš, la più famosa preghiera cristiana, come è accaduto invece nella versione italiana su sollecitazione di Papa Francesco. In italiano infatti non compare più la frase “non ci indurre in tentazione” sostituita da “non abbandonarci alla tentazione”. L’arcivescovo di Praga, il cardinale Dominik Duka, non nega che ci sia una logica nelle argomentazioni del Papa, ma allo stesso tempo sottolinea che sarebbe difficile cambiare un testo così radicato nella mente e nelle liturgie dei credenti.