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L’allenatore, artefice negli ultimi anni della favola Viktoria Plzeň, cede ai corteggiamenti della Nazionale per diventare CT della Repubblica Ceca

È la notizia del momento nel mondo del calcio ceco: la Nazionale ha un nuovo allenatore. L’annuncio è arrivato il 3 dicembre scorso dalla Federcalcio, la Fotbalová asociace České Republiky, che ha assegnato l’incarico di commissario tecnico a Pavel Vrba, “rubandolo” non senza polemiche al Viktoria Plzeň, la Cenerentola del calcio ceco che negli ultimi anni lo stesso Vrba ha portato ai vertici nazionali e al prestigioso palcoscenico della Champions League.

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Per lui un contratto di quattro anni con la possibilità di prolungare per altri due. Insomma, nel caso di qualificazione ceca ai Mondiali di Russia 2018, Vrba avrà la possibilità di giocarsi la qualificazione a Euro 2020.

Dopo il breve interregno di Josef Pešice, in carica negli ultimi tre mesi, la scelta di Vrba si è resa necessaria dopo l’addio di Michal Bílek, che ha rassegnato le dimissioni lo scorso settembre per non aver raggiunto l’obiettivo della qualificazione ai Mondiali brasiliani.

Vrba lascia Plzeň a metà dicembre, con la squadra in piena corsa per il titolo e a sole cinque lunghezze dai primi della classe dello Sparta Praga. La sua ultima partita da allenatore della squadra si è giocata il 10 dicembre, nel match di Champions League contro il Cska di Mosca. I rossoblu del Viktoria sono riusciti nell’impresa di qualificarsi terzi nel girone, accedendo così all’Europa League. Il match è stato durissimo: dopo essere passati in svantaggio per 1 a 0, gli undici di Plzeň ribaltano il risultato con due gol negli ultimissimi minuti. Vrba lascia quindi da trionfatore, regalando l’Europa ai tifosi del Viktoria, un traguardo che sembrava irraggiungibile contro i più quotati avversari del Cska.

Insomma, un meritato premio per questo brillante tecnico, vincitore per ben due volte della Gambrinus Liga al comando del Viktoria.

Tuttavia, se la scelta di lasciare il club non ha sorpreso, la maniera con la quale la “faccenda” è stata gestita ha stupito e sta facendo discutere. Vrba infatti, per approdare al timone della Nazionale, ha rescisso il contratto che lo legava al club fino al 2015 facendo pagare alla Federcalcio gli 8 milioni di corone previsti dal contratto, sfruttando una clausola che gli consentiva un addio anticipato. Parte dei tifosi parla di tradimento, vista la rescissione del contratto a metà del campionato; ai giocatori è stato detto di non parlare alla stampa. Amareggiata la reazione del direttore generale del Viktoria, Adolf Šádek, che si è detto tradito dal suo ormai ex amico Pavel Vrba. Quest’ultimo, nonostante gli stretti rapporti con Šádek – i due con le rispettive famiglie erano persino soliti trascorrere le vacanze insieme – pare abbia comunicato anche a lui per vie ufficiali il proprio addio.

Ad essere criticato non è tanto l’addio, quanto le modalità e in particolare la fretta mostrata dal tecnico nel lasciare il Plzeň. Proprio in questo club Vrba ha infatti conquistato la grande notorietà: negli ultimi cinque anni ha conquistato due titoli, una coppa ed una supercoppa Nazionale, e ha partecipato due volte alla fase a gironi della Champions League, riuscendo a superare i due turni preliminari.

Ma da dove è “sbucato” fuori questo quarantanovenne allenatore slovacco (è nato a Přerov, nell’allora Cecoslovacchia), ex calciatore, che, col suo gioco rapido e concreto, ha stupito anche in campo europeo col team di Plzeň?

La sua carriera da trainer inizia al Baník Ostrava nella stagione 2002/2003 dove già faceva da assistente al tecnico Erich Cviertna (subentrando a fine stagione). Nel 2006/2007 vince il campionato slovacco al comando del MŠK Žilina.

Nel 2010, alla sua seconda stagione al Viktoria, guida i ragazzi di Plzeň alla vittoria della Coppa Ceca per la prima volta nella storia del club. Non a caso viene nominato allenatore ceco dell’anno. L’anno successivo arriva anche il primo campionato nella storia del Plzeň, trionfo bissato poi nel campionato 2012/2013.

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È chiaro che alla base del successo del club di Plzeň ci sia tanto del talento e dell’idea di calcio di Vrba: un gioco votato all’attacco, un centrocampo tecnico che fa del palleggio un’arma decisiva. Tuttavia non si può negare il contrario: l’opportunità che il club ha dato al suo ormai ex allenatore, ha permesso a quest’ultimo di affermare il suo gioco in casa e in Europa, fino ad arrivare alla chiamata della Nazionale.

Ormai alle spalle l’impresa dei suoi contro il Cska Mosca, ora Vrba festeggerà i suoi 50 anni con un breve periodo di riposo, per poi immergersi nella nuova ed affascinante avventura. Polemiche del caso a parte, l’interrogativo che sta togliendo il sonno ai tifosi del Viktoria, abituati fin troppo bene al gioco offensivo e spettacolare dell’ex tecnico è, chi sarà il nuovo allenatore del club?

Tanti i nomi che stanno spuntando sui giornali negli ultimi tempi: Luboš Kozel, attuale allenatore del Dukla Praha e sostenitore anch’egli di un gioco rapido e offensivo; Karel Jarolím, il quale prima dell’ascesa di Vrba, era riconosciuto come l’allenatore più di successo nella Gambrinus Liga, specialmente alla guida dello Slavia; Stanislav Levý, ex giocatore dei Bohemians e attualmente allenatore dei polacchi dello Slask Wroclaw; infine Karel Krejčí, il secondo di Vrba al Plzeň, che ha il vantaggio di conoscere alla perfezione ambiente e giocatori (lavora per il team dal 2007). Questi i nomi più chiacchierati, i papabili che ambiscono a ricevere la pesante eredità lasciata dal tecnico slovacco.

Eppure c’è un altro nome che è stato buttato nella mischia dai giornali negli ultimi giorni: quello di Zdeněk Zeman. Una provocazione? Solo pubblicità? Marketing?

Nessuno lo sa. Eppure il boemo è attualmente senza squadra, dopo essersi chiusa l’ultima parentesi romana in Italia. Inoltre viene da pensare, chi meglio di lui, col suo 4-3-3 tutto velocità e spettacolo, potrebbe riprendere le redini della macchina da gol targata 4-3-2-1 di Vrba? Molti indizi portano a lui, anche se l’ingaggio di Zeman appare obiettivamente troppo elevato per il Viktoria. Staremo a vedere.

Nel frattempo, Pavel Vrba si prepara già al suo nuovo incarico nazionale. Esordio previsto a Praga il 5 marzo 2014, quando la Repubblica Ceca affronterà la Norvegia in amichevole. Ciò che rimane di lui a Plzeň è, si spera, il ricordo dell’inizio di una nuova era per il club, piuttosto che il risentimento per una travagliata separazione.

D’altronde, clausole rescissorie a parte, il calcio insegna: quando la Nazionale chiama, in pochi riescono a resistere.

di Maurizio Marcellino