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Intervista a Monia Camuglia, presidente del Comitato praghese della prestigiosa istituzione che ha l’obiettivo di promuovere la lingua e la cultura italiana nel mondo.

Oggi, a cinque anni dalla fondazione, la Dante a Praga tiene regolarmente i suoi corsi di italiano, organizza iniziative dirette alla promozione della cultura italiana, vanta collaborazioni con autorevoli istituzioni diplomatiche, culturali ed economiche di questo Paese.
Significativi passi avanti compiuti grazie al lavoro volontario e ai sostegni dei suoi aderenti, praticamente senza alcun sostegno di carattere pubblico. 

Dottoressa Camuglia, stiamo entrando nel quinto anno della Dante a Praga. E’ tempo di bilanci
Direi che il bilancio è sicuramente positivo. Abbiamo creduto in questo progetto e guardandoci indietro ci rendiamo conto di aver fatto tanti piccoli passi avanti e questo è pero noi tutti motivo di grande orgoglio e stimolo. Sappiamo di aver creato i giusti presupposti per guardare con fiducia al futuro e ai nuovi obiettivi da raggiungere.
Cos‘ha di speciale un comitato Dante in una città come Praga?
Il fatto di non essere un comitato “cittadino” ma nazionale. Il nostro è infatti l’unico Comitato Dante sul territorio ceco. Siamo l’unico punto di legame fra la nostra sede centrale di Roma (simbolo riconosciuto di tradizone, cultura, storia) e tutta la Repubblica ceca.
Come opera in concreto il vostro Comitato?
Al primo posto nel proprio statuto appare la volontà di diffondere la lingua e cultura italiana nel mondo, perciò siamo partiti con corsi di lingua italiana di gruppo, individuali, per ditte, a cui si sono aggiunti corsi di italiano commerciale, di italiano in cucina, in teatro… Pensando poi all’utenza e alle necessità locali ci siamo resi conto della necessità di corsi di ceco mirati a discenti italiani, che tengano conto delle loro specifiche necessità e così ci siamo lanciati in questa nuova scommessa che riscuote un grande successo assieme al corso “Tandem ceco/italiano” che vede la partecipazione comunicativa attiva di studenti di madrelingua italiana e ceca.
Che avvenire pensa possa avere una lingua come quella italiana in un contesto come quello ceco?
L’italiano non sarai mai come l’inglese, cioè una lingua di larga comunicazione, conosciuta e parlata a tutti i livelli e data per scontata in molti settori. La nostra lingua ha però dalla sua fedeli gruppi di “ammiratori” che la studiano per il piacere del suono, perché amano visitare il nostro Paese, per motivi di lavoro. In questo senso è una lingua che susciterà interesse fino a quando gli stranieri troveranno nel nostro Paese ciò che amano di più: arte, natura, cordialità, buoni affari…
36 Dante Camuglia
Quali sono le lingue con le quali l‘italiano rivaleggia presso il pubblico ceco?
Sicuramente il francese e lo spagnolo
L‘insegnamento dell‘italiano, in Rep. ceca, sembra manchi di un coordinamento unico. Lo considerate un problema e, nel caso lo fosse, come agire per risolverlo?
Credo che il sostegno debba arrivare proprio dall’Italia, dalle Istituzioni preposte che spesso dimenticano le potenzialità della  nostra lingua e il legame che questa ha con la nostra cultura. La posizione della Società Dante Alighieri è di assoluta disponibilità e volontà a collaborare. Testimoniano ciò i nuovi accordi con il Ministero degli Esteri, con le case editrici (Alma edizioni), gli incontri internazionali come quello dell’anno scorso a Bratislava con i direttori degli Istituti Italiani di Cultura (IIC). 
Altre iniziative di rilievo che avete organizzato?
Le giornate rinascimentali, la collaborazione con Cesky Rozhlas nell’anno dedicato all’Italia dalla Radio ceca, e il corso per insegnanti di italiano organizzato in collaborazione con l’IIC di Praga.
I vostri studenti si avvicinano alla Dante solo per la lingua o sono interessati anche ad altre iniziative?
Entrambe le cose. Fino a questo momento ci siamo distinti per la grande offerta di corsi specialistici a cui speriamo presto di poter affiancare altrettanto numerosi eventi culturali di rilievo.
Qual è lo slogan che potrebbe essere lanciato attraverso la nostra rivista per promuovere l’iscrizione di nuovi soci nella Dante?
Riprendo quello pensato dalla nostra sede centrale, che riassume al meglio ciò che siamo: Società Dante Alighieri – il mondo in italiano!

Di Giovanni Usai