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Se può essere d’aiuto un’autocritica degli avvocati
illustration rupture de contrat

Il giorno 25 aprile 2013 la Corte Costituzionale della Repubblica Ceca ha annullato con una sentenza il decreto n. 484/2000 G.U. del Ministero della Giustizia detto “decreto predicativo”. La motivazione in qualche modo prescinde dal quadro del diritto costituzionale indirizzandosi, piuttosto, verso una certa forma di abuso della disposizione di legge, volta all’arricchimento di alcune agenzie di factoring e gestori dei crediti, e a discapito dei cittadini. Dunque, un abuso del diritto.

Le persone comunicano tra di loro sempre meno e, al contrario, danno la precedenza ai contatti intermediati dai mezzi elettronici o di altro tipo. Questo processo graduale di anonimizzazione dei rapporti interpersonali conduce ad una perdita di fiducia tra le persone medesime. Tale perdita di fiducia si riflette nei rapporti contrattuali, ad esempio nel bisogno di applicare gli istituti di sicurezza che proteggono una parte contraente dall’altra. L’assurdità consiste nel fatto che le parti, che non si sono sedute intorno ad un tavolo di trattativa per risolvere un contenzioso ma per stipulare un accordo su come procedere, ad esempio un contratto di compravendita, già dall’inizio non nutrono fiducia reciproca e affidano questa propria sensazione nelle mani dell’avvocato, che la materializza in un testo contrattuale complicato. Esso diventa poi il parafulmine delle loro frustrazioni e della loro sfiducia.

Decine di migliaia di controversie non solo su crediti risibili, ma anche tra vicini, membri familiari, partner commerciali e partner in azienda, intasano i tribunali, oppure i centri arbitrali alternativi. Le persone, le aziende, la pubblica amministrazione (e dietro di essa nuovamente le persone) si attendono di ottenere giustizia per mano di giudici che spesso non sono usciti dall’ombra dell’edificio del tribunale.

Causa o effetto?

Gli esempi sopra indicati della realtà giuridica ceca (e non solo) dimostrano un’esistente, anche se poco discussa, crisi del diritto. Lasciamo al lettore valutare se si tratta della causa di una crisi strutturale oppure della sua conseguenza, ma decisamente vale quanto detto da Tomáš Baťa nel 1932 che ebbe a dire “La causa della crisi è nella miseria morale. La svolta della crisi economica? Non credo in nessuna svolta come tale. Ciò che siamo soliti chiamare crisi economica è soltanto un nome diverso per la miseria morale. La miseria morale è la causa, la decadenza economica ne è l’effetto”. E da  aggiungere che la stessa cosa vale per il diritto che è solo una parte della morale, forse quella più afferrabile, perché scritta nelle leggi.

Sembra che alcuni si rendano conto di questo stato delle cose, naturalmente per primi coloro che si muovono nel piccolo recinto del diritto ceco, ovvero gli avvocati stessi.

Riportare il diritto nelle mani dei professionisti là dove le persone, a causa della complicatezza di questo, non si sentono sicure; migliorare la percezione della realtà esterna alla legge da parte degli avvocati; nuove disposizioni giuridiche che tornino a posizioni giuridiche positive e al rafforzamento delle libertà e della responsabilità delle persone; soluzioni alternative dei contenziosi in forma di accordi e conciliazioni; procedimenti di mediazione e altro. Sono queste attività che gli stessi avvocati cercano di portare avanti per lottare con la crisi del proprio settore.

Purtroppo spesso questo non basta, il diritto infatti non è stato inventato solo per gli avvocati, ma soprattutto per tutti coloro il cui pane quotidiano consiste in altre attività che a volte si incontrano con il diritto. Essi, anche inconsapevolmente, devono smettere di esigere dagli avvocati cose che spesso sono contro il senso stesso della norma giuridica, oppure riguardanti un settore completamente diverso da quello giuridico. Nonostante una certa globalizzazione delle conoscenze e delle competenze, non è possibile attendersi dall’avvocato la soluzione alla vostra relazione in casa, in azienda oppure con altre controparti senza che vi sia l’intenzione e la capacità di risolverlo da soli. L’avvocato non risolverà la vostra vita, ma può dire se qualcuno ha già risolto un simile problema in passato e se vale la pena entrare nelle acque del diritto.

Nel titolo parlo della crisi del diritto? Si tratta però della crisi dei comuni rapporti umani, della fiducia che manca, fiducia nel partner contrattuale o di vita, anche se sostenuta dalle norme giuridiche. Ciò che è semplice diventa complicato non grazie al diritto, ma grazie ai suoi destinatari. La crisi in oggetto, quindi, è solo lo specchio della crisi di fiducia delle persone in loro stesse e negli altri. I legali in questo senso fanno qualcosa, adesso tocca anche a noi fare la nostra parte.

Avv. Martin Holub
Studio Legale Šafra & partneři
Martin.Holub@safra-advokati.cz