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Competizione nella competizione, due campionati e tante storie si incontreranno, quest’autunno, nel torneo continentale. Una grande festa per i cechi innamorati del Belpaese e soprattutto per gli italiani emigrati in Repubblica Ceca

L’urna di Montecarlo ha stabilito che quest’anno, in Europa League, le tre squadre ceche in competizione incroceranno Inter, Roma e Fiorentina nel lungo percorso del girone eliminatorio. Un inedito triplo confronto tra i due paesi che probabilmente sorride più alle italiane che a Sparta Praga, Slovan Liberec e Viktoria Plzeň. Queste ultime avranno dunque l’opportunità di confrontarsi con uno dei migliori campionati d’Europa e potranno constatare il reale livello di competitività del calcio ceco in campo internazionale.

L’Europa League, la seconda competizione continentale in termini di prestigio (e soprattutto ricavi) alle spalle della Champions League, ha assunto negli ultimi anni un valore differente per le due federazioni calcistiche. In effetti, le formazioni italiane tendono a snobbare l’impegno, schierando le riserve o giovani esordienti, incappando in alcune occasioni in risultati negativi contro avversari sulla carta di livello inferiore, davanti a qualche migliaio di tifosi. Discorso completamente diverso per quanto riguarda le squadre ceche, che considerano il torneo – e a buon motivo – una vetrina a livello continentale. Il cammino dello Sparta Praga della scorsa stagione fino ai quarti di finale dimostra quanto essa sia importante nel Paese, con le formazioni che scendono in campo con i migliori undici fin dai primi turni preliminari e che riescono costantemente a riempire gli stadi. La tripla sfida all’Italia rappresenta sicuramente uno stimolo ancor maggiore per il calcio ceco, pronto a riscattare un Campionato Europeo negativo; molti calciatori come Krejčí, Schick e Brabec sono sbarcati in campionati maggiori, segnale anche questo, si spera, di una fase di crescita.

La competizione tra i due paesi partirà il 15 settembre, quando il Viktoria Plzeň ospiterà alla ‘Doosan Arena’ la Roma di Luciano Spalletti ed Edin Džeko, vecchia conoscenza del calcio ceco. Il calciatore bosniaco dei giallorossi è esploso proprio nella 1.Liga con la maglia dell’FK Teplice, prima di passare alla corte di Magath al Wolfsburg, e più tardi (a suon di milioni di euro) tra le fila di Manchester City e Roma. Per un calciatore della Roma che è passato dalla Repubblica Ceca, ce n’è uno del Viktoria Plzeň che si è già confrontato con il calcio italiano. Stiamo parlando del terzino sinistro David Limberský, acquistato nel 2003 dal Genoa, ma la sua avventura italiana, che include un passaggio al Modena l’anno successivo, è stata fallimentare. Limberský ha deciso così di tornare in patria accordandosi nuovamente con il Viktoria Plzeň, squadra che lo ha lanciato nel professionismo.

Il 15 settembre, la ‘Doosan Arena’ non sarà quella delle grandi occasioni: la UEFA ha infatti deciso di chiudere alcuni settori come sanzione per i comportamenti razzisti di alcuni sostenitori durante il match contro i bulgari del Ludogorets. Tra Viktoria Plzeň e Roma non c’è nessun precedente ufficiale, solo un incontro amichevole nel 2009, finito 1-1.

“Non sono venuto soltanto per giocare, ma per vincere”. Parola di Tomáš Rosický, che dopo 15 anni veste nuovamente la maglia granata dello Sparta Praga, la squadra in cui arrivò ad appena 8 anni. Il “Piccolo Mozart” è tornato a casa dopo una lunga carriera ricca di soddisfazioni tra Borussia Dortmund e Arsenal. Un avversario in più per l’Inter di De Boer, che dovrà arginare la fantasia del classe 1980 se vorrà superare la formazione del tecnico Ščasný. L’obiettivo di Rosický è di riportare lo Sparta Praga sul tetto del calcio ceco, tornando a vincere la 1.Liga e a disputare la Champions League. Il suo potrebbe dunque essere il “canto del cigno” di una grande carriera in cui è riuscito a conquistare due campionati cechi, un titolo di Bundesliga in Germania, due FA Cup ed una Supercoppa d’Inghilterra, oltre a essere nominato per tre volte calciatore ceco dell’anno. Il suo carisma e l’esperienza in campo internazionale potranno rappresentare un’arma davvero importante per i ‘granata’, con Ščasný che dovrà nel contempo essere bravo a gestire un “fisico di cristallo”, da sempre il punto debole del fantasista.

Inter e Sparta Praga: una sfida già vista e rivista in passato. Sono, infatti, ben otto i precedenti tra le due squadre, con tre vittorie per parte e due pareggi. L’ultimo incrocio è però datato 1 ottobre 1969: nella capitale ceca si giocava la gara di ritorno dei trentaduesimi di finale di Coppa delle Fiere. Dopo il 3 a 0 dell’andata, fu una rete di Boninsegna a decidere l’incontro, con i nerazzurri che conquistarono il passaggio del turno. A distanza di 47 anni le due squadre tornano a fronteggiarsi: una grande gioia per l’Inter Club in Repubblica Ceca, denominato “Cechia Nerazzurra”, che potrà per la prima volta sostenere i colori del club meneghino nel proprio paese. Il gruppo, nato nel 2003 e con sede a Kutná Hora, conta più di 100 membri tra cechi, slovacchi e italiani – e circa una sessantina di questi saranno presenti a Praga il 29 settembre, alla ‘Generali Arena’. Un evento che il club “Cechia Nerazzurra” aspettava da ben 13 anni, come ricorda lo storico presidente, Massimo Recchioni.

Stesso discorso per i Viola club. Ce ne sono addirittura due. Uno, a Praga, presieduto da Matteo Scardicci, i cui associati saranno sicuramente tutti allo stadio. Poi c’è un altro club, nato nel 2009, che fa capo al sito “Fiorentina.cz”, che conta fra i suoi dieci membri anche Tomáš Ujfaluši, ex difensore ceco che ha vestito la maglia della Fiorentina tra il 2004 e il 2008 collezionando 149 presenze e 2 reti. Ujfaluši è uno dei cinque cechi che hanno giocato nel club toscano, insieme a Kubík, Řepka, Hable e Mazuch. La particolarità della colonia ceca in maglia viola è rappresentata dal fatto che la grande maggioranza dei calciatori citati in precedenza sono stati difensori centrali, eccezion fatta per Jan Hable, centrocampista centrale. Il piccolo ‘Viola Club’ non potrà mancare al doppio appuntamento contro lo Slovan Liberec, che nella sua storia non ha mai incontrato la Fiorentina.

Come già anticipato, il calendario prevede il 15 settembre il match tra Viktoria Plzeň e Roma, e due settimane più tardi l’Inter sarà ospite dello Sparta a Praga. Gli incontri in Repubblica Ceca si concluderanno il 20 ottobre con il match tra Slovan Liberec e Fiorentina, sfida che si rigiocherà a Firenze due settimane dopo, il 3 novembre. Il programma di questa particolare “competizione nella competizione” termina con Roma-Viktoria il 24 novembre e Inter-Sparta l’8 dicembre. In ogni caso, sarà una grande festa per i cechi innamorati del Belpaese e soprattutto per i tanti italiani emigrati in Repubblica Ceca – ma con il cuore sempre nella Penisola.

di Alessandro De Felice