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È firmato dal grande architetto ceco Jan Kaplicky l’innovativo progetto del Museo Ferrari di Modena, destinato a diventare un’icona dell´architettura contemporanea

Dal genio innovativo del compianto architetto ceco Jan Kaplicky e dei suoi infaticabili collaboratori, in particolare il giovane Andrea Morgante, prenderà forma il futuro Museo dedicato al vate dell´automobilismo sportivo Enzo Ferrari nella città di Modena.
Tutto ha avuto inizio nel 2004 quando, il desiderio di ricordare e celebrare il fondatore di una delle case automobilistiche più conosciute al mondo, spinse la Fondazione Casa Natale di Enzo Ferrari a bandire una gara per la realizzazione di un Museo a lui dedicato.
Vincitore della competizione risultò essere lo studio Future Systems, studio fondato nel 1979 dal celebre architetto ceco Jan Kaplicky ed oggi conosciuto ed apprezzato nel mondo dell’architettura per il suo design innovativo, affascinante, funzionale e rispettoso per l’ambiente.
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A Kaplicky, che ha collaborato con architetti del calibro di Norman Foster, Richard Rogers e Renzo Piano, sono da riconoscere strutture quali il NatWest Media Centre di Londra (Stirling Prize 1999), il ponte galleggiante sul Tamigi nei Docklands di Londra e l’edificio commerciale per Selfridges a Birmingham, celebrato dalla Regina Elisabetta d’Inghilterra su una serie di francobolli.
Il progetto del Museo Ferrari, presentato lo scorso aprile a Praga in occasione della serie di eventi organizzati dalla città in ricordo dello stesso Kaplicky scomparso nel gennaio del 2009, presentazione alla quale anche la redazione di Progetto Repubblica Ceca ha preso parte, ha lasciato tutti a bocca aperta per il suo design avveniristico: un cofano giallo a forma di radiatore di auto che come una mano aperta avvolge e protegge la casa natale di Enzo Ferrari, come a proteggerla rispettandone la “sacralità”, “…a sort of marriage between the old and the new” aveva affermato l´architetto ceco. Con un budget di 16 milioni di euro il progetto contiene elementi progettuali fortemente innovativi, come la copertura tridimensionale in alluminio ed una facciata doppiamente curva e strutturale per la nuova Galleria. A pochi metri di distanza la casa natale dove il Drake nacque nel 1898; la casa subirà un restauro scientifico ed all’interno verrà allestito un percorso museale che illustrerà le tappe della vita di Enzo Ferrari.
Il progetto inoltre mostrerà un volto fortemente sostenibile, attraverso non solo l’utilizzo di tecnologia fotovoltaica e ventilazione naturale ma sarà uno dei primi edifici pubblici in Italia ad utilizzare la geotermia per il trattamento climatico degli interni.
Dopo la sua morte, la prosecuzione dell´opera è stata ufficialmente assegnata al giovane Andrea Morgante, uno dei più stretti collaboratori di Kaplicky, ex-Direttore Associato di Future Systems e capo progetto di questo lavoro sin dalle prime fasi concorsuali.
L´architetto italiano, che oltre ad assicurarsi del completamento dell´opera dovrà finalizzare il disegno degli interni, ha descritto il progetto come una vera sfida tecnologica ed umana il quale sarà dedicato non solo ad una delle figure più famose nell’ambito motoristico ma anche alla memoria di uno degli architetti più creativi e visionari mai esistiti.
La pietra di fondazione, posata il 20 aprile 2009, sottolineava già di per se il carattere fortemente simbolico del progetto: un blocco ‘organico’ di alluminio lucido, lo stesso alluminio con cui Ferrari costruì le sue prime auto e lo stesso materiale utilizzato per la copertura del nuovo complesso.
L´appuntamento è all´anno prossimo quando dovrebbe essere inaugurata questa prestigiosa opera vanto per la città di Modena che, come sostiene Adriana Zini Direttore della Fondazione Casa Natale di Enzo Ferrari, “non solo attirerà gli appassionati di automobilismo sportivo, ma attrarrà sicuramente anche appassionati di architettura da tutto il mondo”.

Di Federico Gambacorta