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Il prestigioso riconoscimento gli è stato conferito dal ministro degli Esteri Jan Lipavský. Presente alla cerimonia l’ambasciatore d’Italia, Mauro Marsili

Il Premio Gratias Agit 2023 al boemista italiano Alessandro Catalano

foto-catalano

Praga, 19 ottobre 2023
Durante una solenne cerimonia tenutasi oggi a Praga, il ministro degli Esteri della Repubblica Ceca, Jan Lipavský, ha conferito al boemista italiano Alessandro Catalano il prestigioso premio Gratias Agit.
Con la consegna di questo premio, la Repubblica Ceca riconosce e celebra il ruolo di Catalano come ponte culturale tra i due Paesi e il contributo dato alla reciproca comprensione delle rispettive ricche tradizioni letterarie e culturali. Alla cerimonia odierna ha assistito l’ambasciatore d’Italia, Mauro Marsili, a sottolineare l’importanza della collaborazione culturale tra i due Paesi.
Istituito nel 1997 dal governo ceco, il premio Gratias Agit viene assegnato annualmente a una cerchia selezionata di personalità e organizzazioni di tutto il mondo che si sono distinte nel promuovere l’immagine internazionale della Repubblica Ceca, nonché l’amicizia e la cooperazione con le altre nazioni. Ad esserne insignite in passato sono state figure di spicco come l’ex segretario di Stato degli Usa, Madeleine Albright, l’industriale della calzatura Tomáš Baťa, e il regista premio Oscar Miloš Forman.
Alessandro Catalano, nato a Roma nel 1970, è una figura emblematica nel campo degli studi slavistici in Italia. Professore associato di letteratura ceca presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova, ha una notevole carriera accademica alle spalle, con un percorso di studi iniziato all’Università “La Sapienza” di Roma. I suoi lavori di ricerca, ricordiamo quello legato alla controriforma in Boemia, sono riconosciuti per la profondità e rigore. Oltre all’aspetto accademico, Catalano ha contribuito alla diffusione della letteratura ceca in Italia attraverso numerose traduzioni, tra cui opere di autori come Bohumil Hrabal, Michal Viewegh, Karel Čapek e Patrik Ouředník.