FacebookTwitterLinkedIn

Il sogno di un giorno qualsiasi. La Praga di Kafka

L’ultimo romanzo di Giuseppe Aloe, scrittore nato a Cosenza nel 1962, finalista del Premio Strega 2012, con il suo: “La logica del desiderio”. Si parte dal senso del buio. La città di Kafka è come pervasa da una tenebra intermittente. Le sue strade, i viali, quelle minuscole viuzze che si intersecano con slarghi improvvisi e continuano in budelli senza uscita, ricordano qualcosa che vive nelle storie e nello stile di Kafka. La mente dello scrittore coincide, almeno in parte, con la città? Forse sì specie nelle forme labirintiche della Praga vecchia ma è proprio attraverso i racconti, le lettere, i diari, gli appunti che si può tentare di costruire una carta topografica sulla quale i desideri, i sogni e le catastrofi coincidono con alcuni spiazzi, con un determinato ponte sulla Moldava, con i negozi di chincaglierie. La Praga di Kafka è un libro che indaga l’immaginazione e cerca di riunire città e scrittore. Per scoprire quanto di Praga c’è in Kafka e quanto invece di Kafka nella città. (cit. da: Alibri.it)

Giuseppe Aloe,
Il sogno di un giorno qualsiasi. La Praga di Kafka,
Giulio Perrone Editore: Roma 2013,
pp. 160

Il ricatto del tempo

“Amo leggere, amo i miei altrove, Praga soprattutto”. È questo il biglietto da visita di Filadelfo Giuliano: poeta, traduttore e scrittore appassionato di letteratura ceca. Nel suo ultimo romanzo “Il ricatto del tempo” Jan, un ex agente dei servizi segreti della Cecoslovacchia comunista, cerca di prendere le distanze, non senza grandi difficoltà, dal suo scomodo passato. Accanto a lui c’è Hanka, hostess delle linee aeree ceche di cui il protagonista è innamorato. Anche Hanka forse ama Jan, ma i due non riescono a far decollare la loro storia… Il romanzo copre un arco cronologico che va dal 1989 al 2004, gli anni che vedono la fine del comunismo e l’inizio di una nuova era piena di speranze, spesso rimaste tali. La storia di Hanka e Jan si intreccia con gli avvenimenti politici che hanno cambiato il paese e da questi è influenzata. Sullo sfondo Praga, protagonista assoluta delle opere di migliaia di scrittori di ogni tempo e parte del mondo. La città descritta da Giuliano non è però vista come un luogo magico, ma come un organismo vivo in cui i due protagonisti vivono e si amano.

Filadelfo Giuliano,
Il ricatto del tempo,
La riflessione: Cagliari 2013,
pp. 148

Incontri con Praga

“Incontri con Praga” è il catalogo della mostra del pittore Germano Paolini, nato a Brescia nel 1950, ma toscano d’adozione, che ha esposto le sue opere presso la Cappella Barocca dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga dal 14 al 29 ottobre 2013. Sul catalogo sono illustrati lavori dell’artista realizzati secondo diverse tecniche e ispirati a scorci cittadini della capitale boema, che da sempre affascina scrittori e artisti di ogni dove. Oli su tela, utilizzo di led, legno e metallo, acquerelli, chine e cliché verre mostrano l’anima di Praga così come viene percepita da Paolini che con occhio di pittore attento ed esperto coglie e trasmette, mediante le immagini impresse sulle proprie tele, particolari e visioni d’insieme attraverso il filtro della propria sensibilità. Nel libro, oltre ad un’introduzione del Direttore dell’IIC di Praga: Giovanni Sciola, è presente anche un’introduzione del critico d’arte e curatore dell’esposizione Davide Sarchioni.

Germano Paolini,
Incontri con Praga,
Edizioni Effigi: Grosseto 2013,
pp. 77

Krátká sentimentální cesta a jiné povídky

Esce in lingua ceca, a cura e in traduzione dell’italianista Alice Flemrová: “Krátká sentimentální cesta a jiné povídky” (Corto viaggio sentimentale e altri racconti) di Aron Hector Schmitz, alias Italo Svevo. Gli scritti qui presentati in lingua ceca del drammaturgo e scrittore italiano sono stati in parte pubblicati su periodici, in parte invece ritrovati dopo la morte dell’autore, molti dei quali rimasti incompiuti. Il racconto principale, che dà il titolo alla raccolta, è stato scritto da Svevo nel 1928 ma è rimasto incompiuto a causa della morte dell’autore avvenuta il 13 settembre dello stesso anno. Verrà pubblicato per la prima volta solo nel 1949. Protagonista del racconto è il signor Aghios che intraprende un viaggio d’affari in treno da Milano a Trieste, durante il quale incontra diversi personaggi con cui si intrattiene in conversazioni dalle sottilissime sfumature psicologiche, nello stile tipico del grande Svevo. Tra gli scritti, oltre a “Corto viaggio sentimentale”, ci sono: “Argo e il suo padrone”, “Una lotta”, “Lo specifico del Dottor Menghi”, “Il malocchio”, “Vino generoso”, “Un contratto” e altri.

Italo Svevo (a cura di Alice Flemrová),
Krátká sentimentální cesta a jiné povídky,
Paseka: Praga 2012,
pp. 349