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La capitale della Repubblica Ceca è diventata meta prediletta del turismo cinese in Europa. Alla scoperta di questa nuova invasione che giunge dall’Estremo Oriente

Le buone maniere sembra le conoscono poco, ma in compenso spendono tantissimo e sono dei gran romanticoni. Potrebbe essere questo il profilo tipico dei turisti cinesi che da qualche tempo affollano Praga, come d’altronde tutte le più belle città del mondo. Ad attirarli nella capitale ceca, a quanto pare, ha contribuito ultimamente un film d’amore – una pellicola ambientata nella Città d’oro e con produzione cinese – che quest’anno ha avuto un successo enorme nel Paese del Dragone.

Andiamo per ordine, però, e descriviamo coi numeri questa invasione. Nel secondo trimestre 2015 – come rilevato dal Český statistický úřad, l’ente statistico nazionale della Repubblica Ceca – i turisti cinesi sono stati 86 mila, cifra vicina a quella dei visitatori italiani (91 mila), con la differenza che questi ultimi Praga ce l’hanno, in paragone, a un tiro di schioppo.

Ci sono insomma tutte le premesse perché si avveri la previsione del CzechTourism, l’agenzia statale ceca di sostegno al turismo, che prevede per il 2015 un totale di quasi 300 mila ospiti cinesi, in aumento circa del 50% rispetto al 2014.

Gli operatori cechi si fregano le mani, perché gli arrivi dalla Cina stanno curando le ferite causate dal crollo del turismo russo, in caduta libera a Praga e dintorni da quando sono scoppiate le tensioni fra Mosca e l’Ucraina, in conseguenza inoltre della crisi economica in Russia.

Dopo l’ondata giapponese degli anni Novanta e l’arrivo in massa dei coreani a partire dal 2000, oggi i cinesi sono anche i principali rappresentanti del turismo asiatico a Praga e dintorni. I numeri parlano chiaro: lo scorso anno i turisti provenienti dal Paese del Dragone sono stati 211 mila, contro i 195 mila coreani e i 125 mila giapponesi.

A fine settembre sarà poi attivato il nuovo collegamento aereo diretto Praga – Pechino, che verrà operato dalla compagnia cinese Hainan Airlines, con voli tre volte alla settimana, effettuati con un Boeing 767. Anche questo è un segnale della dimensione del fenomeno, tanto più che paiono già a buon punto le trattative per l’attivazione di un altro collegamento diretto, il Praga – Shangai.

Soggiorni brevi e tanto shopping

I cinesi sono turisti da toccata e fuga, con soggiorni che mediamente non vanno oltre le due notti, in quanto i loro viaggi sono quasi sempre combinati con altre città d’Europa, come Roma, Vienna e Parigi. In così breve tempo, ma con un ritmo frenetico, riescono quasi sempre a farsi anche la classica gita fuori porta – Český Krumlov e Karlovy Vary sono le più gettonate – e soprattutto a dedicarsi alla loro passione sembra preferita, lo shopping, una attività per la quale eccellono.

I cinesi sono in effetti i turisti top spender per eccellenza, e per disponibilità a metter mano al portafoglio hanno ormai surclassato i russi e tutti gli altri. Da queste parti comprano il Made in Czech Republic più tipico, quindi il cristallo, ma non disdegnano altri prodotti, fra cui i lussuosi negozi di moda del centro di Praga. Non è un caso che alcune boutique della Pařížská ulice abbiano iniziato a munirsi di una commessa che mastichi almeno qualche parola di mandarino.

Con uno scontrino medio di circa 21 mila corone (quasi 800 euro), si classificano al primo posto nella classifica dello shopping tax free, ovvero degli acquisti di beni per i quali, all’uscita dalla Repubblica Ceca viene richiesto il rimborso dell’Iva. I dati di Global Blue – la società internazionale che si occupa delle procedure di rimborso – mostrano inoltre come nel secondo trimestre 2015 lo shopping cinese in Repubblica Ceca abbia sfoderato un incremento annuo del 119%.

Chiassosi, esigenti, insomma clienti un po’ difficili

Ma come sono questi turisti cinesi visti da vicino? La parola non può che passare a chi li conosce meglio, ovvero negozianti, albergatori e ristoratori. Le opinioni raccolte, tutte subordinate al più assoluto anonimato sono – va detto – poco lusinghiere. Non sono infatti considerati fra i clienti più semplici da gestire.

“Diciamo che non passano inosservati. Sono rumorosi, spesso urlano e con pretese spesso difficili da accontentare” racconta una impiegata di un albergo di lusso del centro.

“Difficilmente parlano una lingua diversa dalla loro. In inglese quasi sempre sanno dire a malapena ‘how much?’. Poi sono estremamente diffidenti e capita persino che cerchino di contrattare sul prezzo. Per fortuna alla fine comprano, eccome se comprano” è la testimonianza della commessa di una elegante boutique di cristallo. “Devo dire però che anche stranieri di provenienza diversa hanno i loro difetti. Gli italiani, per esempio, sono più simpatici, ma spesso parlano, parlano, e finiscono col non comprare nulla”.

Il film che li ha fatti innamorare di Praga

Come dicevamo, è stato un film romantico, ambientato fra Malá Strana, Ponte Carlo e Città vecchia, con cast e produzione cinese, che quest’anno ha fatto letteralmente scoppiare l’amore del Dragone per Praga, con conseguente boom di turisti.

A far scoccare la scintilla è stata la pellicola “Somewhere Only We Know”. Da quando lo scorso febbraio, alla vigilia di San Valentino, le sale cinesi hanno cominciato a trasmetterla, gli arrivi dal paese asiatico hanno avuto un incremento del 50%, con prospettive ancora migliori per i prossimi mesi.

“Essere qui per noi è come un sogno” confermano entusiaste alcune ragazze incontrate sulla Piazza Venceslao e alle prese con un selfie di gruppo. “Il film? Certo che l’abbiamo visto, molto bello e commovente. Stiamo ritrovando tutte le location e i panorami che abbiamo ammirato al cinema. Praga però nella realtà è ancora più affascinante. Beautiful!” conferma Mei, universitaria, di Pechino.

“Somewhere Only We Know” – per la cronaca – è la storia di Jin Tian, una giovane donna che decide di recarsi a Praga, città dove la nonna, appena morta, visse in passato una struggente storia d’amore e dove la stessa Jin finisce col trovare l’uomo della sua vita. In poche parole, la classica pellicola strappalacrime, abbellita dalle immagini più incantevoli che Praga sa offrire. Evidentemente un mix perfetto per far impazzire i cinesi, soprattutto i giovani, e farli morire dalla voglia di partire – sulle tracce dei loro beniamini – per la Repubblica Ceca e il cuore dell’Europa.

di Giovanni Usai