FacebookTwitterLinkedIn

Intervista al Presidente della Camera dei deputati della Repubblica ceca, Miroslava Němcová, all’indomani della sua visita a Roma alla guida di una delegazione del parlamento ceco. „Il nostro viaggio è stato importante soprattutto per la possibilità di discutere di interessi comuni all’interno dell’Unione Europea”

20 Nemcova
Lei è nota per essere un personaggio della politica ceca con un debole per l’Italia. Inizierei chiedendole com’è nata questa sua passione per il Bel Paese?
L’Italia è amata dalla gente di tutto il mondo. E‘ un Paese che affascina per il suo eccezionale patrimonio culturale, la sua storia straordinaria, la ricchezza e varietà della natura, lo stile di vita, la cucina prelibata, gli abitanti cordiali e amichevoli e per tante altre cose. Praticamente ognuno trova in Italia qualcosa di bello. Il mio rapporto con l’Italia è stato rafforzato dall’amicizia con due famiglie italiane. Ho imparato a parlare italiano ed è proprio la conoscenza della lingua che mi permette di non essere solo una turista superficiale, ma di poter conoscere l’Italia in modo più approfondito.

Lei a metà novembre è stata in visita a Roma alla guida di una delegazione di parlamentari cechi. Qual è il motivo che vi ha spinto a questa trasferta?
La recente visita a Roma è stata importante soprattutto per la possibilità di discutere con i nostri interlocutori italiani di interessi comuni all’interno dell’Unione Europea. Oggi queste forme di collaborazione hanno una valenza sempre maggiore, vista l’instabilità dell‘economia e le consequenze della crisi. Ecco perché è importante parlare delle possibili soluzioni, conoscere le posizioni e le opinioni dei singoli parlamenti nazionali. A tale proposito è stato molto utile il mio incontro con Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei deputati del Parlamento italiano.

Sappiamo che la sua visita al ministero degli Esteri è servita anche per fare il punto su alcuni aspetti delle tematiche bilaterali in vista di un prossimo incontro fra il ministro Karel Schwarzenberg e il suo omologo italiano Franco Frattini. Ci può anticipare qual è la sua valutazione delle relazioni bilaterali fra i due Paesi?
Le relazioni fra la Repubblica ceca e l’Italia sono certamente buone. Durante l’incontro con il ministro Frattini abbiamo condiviso la valutazione riguardante i rapporti bilaterali fra i nostri due paesi, perchè, come ripeto, si tratta di rapporti positivi e con prospettive di ulteriore sviluppo.
Si parla con insistenza di una visita a Praga, la prossima primavera, del presidente Giorgio Napolitano. Ce lo può confermare?
Si tratterà di una visita di Stato su invito del Presidente della Repubblica Ceca. Queste comunque è una questione cerimoniale della quale si sta attualmente occupa ndo la cancelleria del nostro Presidente. Posso comunque confermare che, ancor prima della visita del presidente Napolitano, giungerà in Repubblica Ceca proprio il ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini.
Durante la sua visita alla Farnesina si è parlato anche della Cappella Barocca degli Italiani, simbolo a Praga dei rapporti tra i due Paesi. Che previsioni è possibile fare oggi sull’auspicabile restauro di questo monumento?
Sì, è vero. abbiamo parlato anche di tale questione. Si tratta di un monumento culturale nazionale di grande rilievo, di proprietà dello Stato italiano fin dal momento della sua realizzazione. Nel 2005 è stato presentato un progetto di restauro che ha ottenuto il permesso edile e l’approvazione del Ministero della Cultura italiano. La parte italiana prevedeva di finanziare il restauro mediante sponsor. Nell’ultimo periodo però l’attività da parte italiana si è interrotta e di conseguenza adesso occorrerebbe un nuovo permesso edilizio. Credo comunque che l’interesse da parte italiana riprenderà e che presto sarà possibile restaurare questo monumento. La Cappella non è solamente un gioiello architettonico ma è anche un luogo simbolico per intere generazioni di emigrazione italiana in Repubblica Ceca.
Durante il soggiorno romano è stata ricevuta anche dal pontefice. Qualche settimana prima Benedetto XVI in Spagna, aveva parlato della Repubblica Ceca come uno dei paesi di maggiore diffusione dell’ateismo. Posso chiederle se siete tornati su questo argomento e qual è stato il tema del vostro colloquio?
Con Sua Santità abbiamo parlato della visita in Repubblica Ceca nel 2009. La ricorda con molta contentezza. Ho donato a Sua Santità un libro intitolato Bohemia che parla dell’esilo forzato degli italiani in Boemia durante la prima guerra mondiale. Abbiamo parlato anche di questo tema. Dell’ateismo in Repubblica Ceca devo dire che non se n’è parlato. Apprezzo veramente molto il fatto che la delegazione della Camera dei deputati sia stata ricevuta in udienza personalmente da Sua Santità.

Di Kateřina Veselá